Immagine di prova

Chiesa di Santa Maria Assunta (Montone)

Indirizzo: Via Fonte Alessio - Montone

Chiesa di Santa Maria Assunta. La prima segnalazione di una chiesa sotto il titolo di S. Maria, l’abbiamo in un giudizio di controversia per il beneficio di una delle sue cappelle, dove è definita “parrocchialis S. Mariae”, situata “extra et prope moenia” (1575). Altre notizie le appuriamo in base alle visite pastorali dei vescovi di Teramo: Mons. Ricci nel 1582, Mons. Visconti (1618), Mons. Figini – Oddi (1642) e Mons. Armeni (1685), che chiama detta chiesa come matrice “extra castrum Montoni”. Nelle relazioni di detti presuli, comune è il giudizio sulle pessime condizioni in cui versa il tempio. Negli anni a venire, la Chiesa fu certamente restaurata ed ampliata a tre navate, dato che, nella visita di Mons. Pirelli (1780), abbiamo di essa una descrizione abbastanza decorosa è più dettagliata: “…è fabbricata intieramente di mattoni ed ha tre navi, due delle quali, cioè le laterali, vengon coperte a tetto, e quella di mezzo, oltre il tetto, ha il soffitto; il pavimento è di mattoni …, ha una piccola sagrestia… e nella torre vi sono tre campane.” Segue poi la descrizione minuziosa dell’altare maggiore, delle cappelle laterali e dei relativi altari, immagini sacre e dipinti.

Nel 1890, però, Monsignor Trotta trova di nuovo detta chiesa in “miserabile stato” e nel 1909 Monsignor Zanecchia dice testualmente che “la Chiesa trovasi in stato (…) di abbandono da fare veramente pietà”.

Su tale chiesa, nel 1914, iniziarono i lavori di costruzione di quella nuova ad opera del Parroco dell’epoca, Don Gaetano Cardelli, su progetto dell’artista moscianese Francesco Patella.

L’inaugurazione avvenne nel maggio del 1934. All’interno del tempio sono conservati antichi quadri di pregevole fattura, quali quelli dell’Annunciazione, della Madonna del Carmine, dell’Ultima Cena e della Madonna del Rosario.

(Notizie tratte dal libro “Montone - Analisi storica e proposta di recupero ambientale ed edilizio” di Maddalena e Gabriella Ferrajoli – Media Editoria – Mosciano S.A.)

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