La struttura produttiva ed economica della provincia di Teramo è caratterizzata da uno sviluppo locale generato da una diffusa imprenditorialità endogena e fondata sulla identificazione di ambiti distrettuali specializzati. Il carattere fortemente industriale è sostenuto dalle caratteristiche di un sistema infrastrutturale che, pur avendo una situazione peculiare per quanto riguarda il trasporto su ferrovie, porti e aeroporti, vede la dotazione stradale superiore alla media italiana, legata soprattutto alla presenza delle tratte autostradali della A14 e della A24, che la SS80 e la SS81 che rendono possibili i collegamenti con le aree residenziali e industriali con il resto della regione. Rispetto alla dotazione stradale, la provincia di Teramo risulta tra quelle meglio strutturate d'Italia (10° posto).
Nonostante le molte difficoltà, Teramo è una provincia con un'economia dai buoni "fondamenti" e si conferma "pro-ciclica" rispetto all'andamento dell'economia nazionale.
Nel capoluogo, generalmente, le percentuali più rilevanti sono: nei comparti industriali, nell'editoria, nella fabbricazione di macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici; nei comparti terziari quali commercio al dettaglio, intermediazione monetaria e finanziaria, servizi assicurativi e alle relative attività ausiliarie; nel comparto delle attività agricole.
Negli altri comuni, Bellante si distingue per l'industria della carta, dell'abbigliamento, tessili, della gomma e plastica.
Castellalto evidenzia il suo profilo marcatamente industriale della carta, gomma e plastica, metallurgica, apparecchi per le comunicazioni, mezzi di trasporto, recupero e preparazione per il riciclaggio.
Un ruolo maggiormente diversificato sono le industrie del comune di Mosciano Sant'Angelo, dove quasi tutti i comparti manifatturieri presentano elevati valori per l'industria del mobile e l'industria alimentare con impianti di grandi dimensioni.
Per Notaresco si evidenziano l'industria tessile e chimica.
Un peso decisamente inferiore si rilevano su Canzano e Morro d'Oro in cui risultano attività primarie.
A Giulianova emerge il comparto metallurgico e, soprattutto, degli "altri mezzi di trasporto". Nel terziario spiccano le localizzazioni commerciali e ricettive nonché le attività ausiliarie dei trasporti e immobiliari, legate anche alle funzioni portuali e turistiche.
Roseto degli Abruzzi sviluppa un quadro manifatturiero alquanto diversificato sia per i comparti alimentari, dell'abbigliamento, del legno, della lavorazione di minerali non metalliferi, dei prodotti di metallo, sia per l'elettronica, per gli apparecchi per le comunicazioni, per la meccanica di precisione, per mezzi di trasporto. Rilevante anche il comparto delle costruzioni secondo solo a Teramo.
Il territorio provinciale si può suddividere in comuni agricoli (Canzano, Morro d'Oro), agricolo-industriale (Bellante, Notaresco), prettamente industriali (Mosciano Sat'Angelo, Castellalto) e terziari ( Teramo, Giulianova, Roseto degli Abruzzi).
La provincia di Teramo può vantare una spiccata crescita di imprese femminili espressione di una buona propensione all'autoimprenditorialità . I settori maggiormente rappresentativi riguardano le imprese legate alla produzione e distribuzione di energia, gas e acqua, dalle attività imprenditoriali legate ai servizi di Istruzione, Servizi Sociali ed altri servizi pubblici, sociali e personali, seguite dalle attività alberghiere e ristorative.
Negli ultimi anni si sono costituiti dei Distretti Industriali per il tessile e l'abbigliamento, per l'agroalimentare di qualità al fine di raggiungere e rendere riconoscibile sui mercati una "eccellenza produttiva" fortemente collegata ad un territorio, quello teramano.
La provincia di Teramo fornisce un sensibile contributo allo sviluppo del commercio estero italiano. Dal punto di vista geografico i flussi di merci esportate riguardano in prevalenza i Paesi dell'Europa, in particolare la Germania che conferma una importante partnership commerciale. Iniziano a generale interessi volumi di affari di export anche i Paesi europei entrati di recente nella UE quali la Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia e la Romania. Non è da trascurare le esportazioni che interessano l'America del Nord.
Tale vocazione all'esportazione dell'economia teramana ha fornito uno stimolo alla realizzazione di investimenti diretti ed indiretti esteri, sia verso quelle economie che fanno registrare buone performance che verso quelle economie che si avviano verso lo sviluppo e l'innovazione.
Per quanto riguarda le innovazioni di prodotto, esse si indirizzano principalmente all'utilizzo di nuovi materiali, all'adozione di un nuovo design del prodotto, all'estensione delle linee di beni prodotti con la stessa tecnologia e all'introduzioni di beni che incorporano una tecnologia differente.
Per le innovazioni di processo le imprese si attengono all'acquisizione di nuove tecnologie. Importante è anche l'organizzazione della gestione amministrativa ove si acquisiscono nuovi metodi di gestione delle risorse umane e nuovi metodi di gestione della logistica.
Le innovazioni sono realizzate soprattutto nel tessile-abbigliamento e nel legno-mobili. Un ruolo importante nella spinta all'innovazione sono gli effetti tangibili prodotti dal fatturato che cresce in termini percentuali e dalla conquista di nuove quote di mercato.
Considerata la composizione del tessuto imprenditoriale teramano, specie delle piccole e medie imprese, ove è meno marcata la propensione all'innovazione, le stesse cercano delle forme organizzative tra di loro per garantirsi percorsi di crescita fondamentali tramite cambiamenti innovativi.